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The scent of magic
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The scent of magic

mercoledì 18 gennaio 2012

Asulì e Asulà giocano con la xbox

É strano come a volte la mente a volte intraprenda i suoi "viaggi mentali" fino a portarti da un ricordo all'altro, lasciandoti avvolgere dai suoni dei tempi passati, facendoti rivivere stagioni e proofumi, che in alcuni casi pensi di aver dimenticato... La mente umana fa salti impareggiabili: é uno strumento perfetto, o quasi in alcuni casi ^^ Ciò a cui é giunta oggi la mia mente, saltando dall'ossessione, alla ricerca di se stessi, alla vita, alla ricerca della verità, all'amicizia, all'infanzia é il ricordo di quando ero piccola, in particolare dei giochi che facevo con mia sorella e la mia amica.Sono cresciuta in una generazione a cavallo tra quella che ancora aveva la fantasia e l'immaginazione come motori del gioco e quella super high-tech. Risultato: considero la seconda più fredda e distaccata, soprattutto per un mondo ancora troppo giovane, che troppo spesso dimentica le proprie origini.
Alle elementari ricordo che alcune maestre ci parlarono di quando erano piccole e si inventavano di tutto nei loro giochi: con la fantasia trasformavano una scatola, di quelle marroni, da imballaggio, in una comoda casetta, pezze o assciugamani attorcigliati e poi piegati a metà, legati ad un'estremità formando una sorta di palla in cima con un nastrino o un'altra pezza, per farsi una bambola, trasformavano terra e fili d'erba in succulenti pranzetti, poi c'erano giochi tipo il lupo-mangia-frutta, color-color, nascondino, l'anello d'oro, un-due-tre stella, alcuni dei quali tramandati anche dai miei nonni e dai miei genitori, e poi ce n'era uno che mi incuriosiva sempre,di cui mi raccontava papà, chiamato "a mazz' co'pivz", che in pratica consisteva in un bastone lungo che veniva usato per colpire ('a mazz') e uno più corto con le due estremità appuntite, tipo come una matita temperata, ovviamente fatta in modo da non far del male, che veniva fatto rimbalzare una volta colpito ('o pivz), lo si poteva e doveva riuscire a colpire anche mentre stava volando in aria. Qualche volta io, mia sorella, la mia amica e i miei cugini ci siamo cimentati in alcuni di questi giochi per rituffarci nel passato... Ma, come dicevo, sono cresciuta nella generazione di mezzo, quasi al limite si può dire, e quindi ai miei tempi giochi già pronti c'erano già, come bambole, giochi di società, casette già pronte... Eppure spesso ritornavo alla genuinità di una casetta ricavata nella scatola delle scarpe per la mia Barbie, che, nonostante il lusso della vita che avrebbe svolto in mano ad altre, tra piscine, ville e ferrari, con me sembrava felice lo stesso ^^ ogni volta che ero a casa di mia nonna paterna cercavo sempre un quadernino e una penna dove poter disegnare (i miei disegni all'epoca erano dei volti a patata con un'altra patata piazzata nel centro per fare il naso XD), oppure giocavo con i miei cugini nella roulotte, che lo zio teneva nello spazio del cortile della nonna, inventandoci di tutto ^^ Ancora ricordo con forte nostalgia di quando io, mia sorella e la mia amica giocavamo con delle bambole, che avevamo uguali tutte e tre, facendo finta che fossero fate: le spogliavamo e legavamo loro nel busto un nastrino nel quale avevamo legato già un velo (di quelli dei confetti delle bomboniere) piegato a metà per fare le ali... e le facevamo volare poi intorno al busto di un'Atena di gesso che era nell'androne del palazzo in cui vivevo fino a 9 anni fa, invebtandoci tante di quelle storie, a volte anche assurde, ma carine a loro modo... Una volta ci inventammo una recita di Natale: la mia amica faceva la regista-sceneggiatrice-produttrice e anche manager del gruppo va ^^ (fece persino gli inviti che distribuì alla mia famiglia, a quella dei padroni di casa che abitano nell'appartamento centrale e alla sua, per l'occasione venne anche una delle mia cugine a vederci), suo fratello, mia sorella ed io, invece, eravamo gli attori ^^ inutile dire che fu un successo ^^ nonostante tutto... Il fratellino della mia amica non voleva indossare un sacchetto rosso a mo di cappello in testa per fare Babbo Natale, mi sorella non voleva recitare le battute per imbarazzo e io ricordo che stavo per prendere uno scivolone pazzesco sulle scale XD E che dire di Asulì Asulà... hehe :D Loro sono due ragazze, una cameriera in un ristorante, l'altra la cliente ^^ io e la mia amica di tanto in tanto ci scambiavamo i ruoli impersonando clienti che mangiavano troppo e quindi finivano col bersi una tisana a fine pasto, a quelle più moderate, clienti gentili, quelle intrattabili... Insomma ci divertivamo in ogni modo... Quanti ruoli hanno avuto le nostre bambole... Ma ogni tanto rispolveravamo i vecch giochi, tipo quello del lupo XD hehe quante corse per nn farci acchiappare ^^ tanti bei ricordi che ogni volta mi fanno sorridere e stare bene :)
Oggi invece è quasi tutto tecnologico: i bambini hanno i videogiochi, la playstation, la wii, la xbox... Internet... La fantasia oramai é storia vecchia e son pochi quelli che ancora ritornano alle origini... La semplicità e l'immaginazione sono oramai caratteristiche di pochi, quei pochi che soli riconoscono l'importanza delle origini.
I bambini vogliono crescere troppo in fretta, i grandi vorrebbero tornar piccini...
The scent of magic

2 commenti:

  1. Io vengo da una generazione preistorica: niente computer,playstation,nemmeno i cellulari esistevano. Però un paio di giochi elettronici preistorici ce li avevo pure io e mi piacevano molto. :-)

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  2. Tesoro ciao, è bellissimo quello che hai scritto a il sapore dei ricordi e mi hai fatto ricordare i miei di giochi^^,noi abbiamo avuto la fortuna di avere i giochi che avevano ancora una "poesia" ma ovviamente anche la play hehehe bei tempi si io vorrei tornar piccina^___^

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