Titolo: Trilogia delle Terre Elfiche. Le rune di Winslar
Autore: Daniele Conti
Editore: Daniele Conti
Pagine: 158
Copertina flessibile: € 13,98 su Amazon
Formato Kindle: € 4,49 su Amazon
Data di pubblicazione: 20 dicembre 2017
Genere: Fantasy
Trama:
Quando una coppia di elfi silvani trova un neonato umano sulle rive del
fiume Samir, decide di tenerlo con sé e di crescerlo come un figlio. Il
suo nome è Losnar. Ben presto i due si renderanno conto
che per il piccolo le cose non saranno facili, poiché dovrà lottare
contro i pregiudizi della comunità elfica rischiando di non venire mai
accettato. Questo porterà il ragazzo a porsi delle domande sulla propria
natura. Domande alle quali solo un manoscritto, custodito in una città
ai confini delle terre conosciute, può dare risposta. Parallelamente,
anche la vita di un giovane drow sembra destinata ad affrontare i
conflitti che le crudeli leggi della società matriarcale degli elfi
scuri generano nella sua anima. Il suo nome è Semak. Egli sarà
costretto a prendere drastiche decisioni che cambieranno il corso della
sua vita e quello di coloro che gli sono vicini, per sempre. Sullo
sfondo di una guerra preparata per anni dalla matrona drow, la perfida e
sensuale Deyre, i destini del giovane umano e dell’elfo scuro sono
destinati a incrociarsi. I nostri giovani elfi riusciranno a compiere un
viaggio oltre loro stessi per comprendere che la diversità, fino a quel
momento considerata debolezza, è in realtà la forza più grande?
Recensione:
Il
racconto inizia con un accenno alle vicende che hanno portato alla
scissione nel mondo elfico tra Elfi Silvani ed Elfi Scuri, i Drow. La
feroce guerra ventennale ha visto le due fazioni opporsi fino al
ritirarsi dei Drow nelle cavità dei Monti Oscuri.
La scena si sposta poi sui due protagonisti, di cui quindi si viene subito a conoscenza, Losnar e Semak, rispettivamente un cucciolo d'uomo allevato e cresciuto tra gli Elfi Silvani ed un giovane drow cresciuto solo dal padre secondo i suoi principi.
Losnar e Semak appartengono a due mondi molto diversi, eppure qualcosa li accomuna, i loro valori e il loro desiderio di avere un posto nel mondo. È un viaggio alla scoperta di se stessi, nel quale entrambi i giovani devono trovare il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle per poter finalmente avere il proprio posto nel mondo.
Daniele Conti mi ha piacevolmente sorpresa con il suo primo romanzo, in quanto in ogni pagina traspare tutto il suo entusiasmo e la passione per questo genere letterario. Riesce a raccontare dei due protagonisti, saltando da un "mondo" all'altro, senza avere la sensazione di smarrirsi, ma anzi accende l'attenzione e la curiosità del lettore.
Un piccolo appunto alla narrazione che vorrei fare, e spero l'autore non me ne voglia, è che avrei preferito venisse spiegata meglio la questione della guerra tra gli elfi, quali sono state le cause scatenanti. Sono sicura, però, che il mistero sarà svelato nei prossimi volumi. Del resto si tratta di una trilogia, così come ha specificato lo stesso autore, quindi, più che un appunto, è la curiosità di conoscere gli eventi a 360° a parlare. Nel complesso la narrazione risulta comunque molto scorrevole ed accattivante per il lettore.
Nel racconto si susseguono una serie di personaggi, ognuno con il proprio carattere e le proprie ambizioni. Trovo particolarmente bella la scena che descrive come la madre adottiva di Losnar decide di prendersene cura: è al tempo stesso amara per ciò che è appena capitato, ma dolce per la sua conclusione.
Mi piacerebbe soffermarmi anche su altre scene, ma rischierei di rovinare la sorpresa a chi si appresterà a leggere il romanzo per la prima volta. Trovo comunque molto bello il passaggio tra i "due mondi", uno scuro, opprimente, in cui il libero pensiero è vietato e tutti devono sottostare alle rigide regole della regina Ragno, e l'altro più delicato, colorato, in cui ancora si respira quella dolce sensazione di speranza per il futuro. Eppure in entrambi i luoghi c'è il rovescio della medaglia. Lo sanno bene i protagonisti, che proprio per questo motivo, decidono di mettersi in viaggio, un percorso spirituale oltre che fisico, che li porterà ad intrecciare i loro cammini.
La scena si sposta poi sui due protagonisti, di cui quindi si viene subito a conoscenza, Losnar e Semak, rispettivamente un cucciolo d'uomo allevato e cresciuto tra gli Elfi Silvani ed un giovane drow cresciuto solo dal padre secondo i suoi principi.
Losnar e Semak appartengono a due mondi molto diversi, eppure qualcosa li accomuna, i loro valori e il loro desiderio di avere un posto nel mondo. È un viaggio alla scoperta di se stessi, nel quale entrambi i giovani devono trovare il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle per poter finalmente avere il proprio posto nel mondo.
Daniele Conti mi ha piacevolmente sorpresa con il suo primo romanzo, in quanto in ogni pagina traspare tutto il suo entusiasmo e la passione per questo genere letterario. Riesce a raccontare dei due protagonisti, saltando da un "mondo" all'altro, senza avere la sensazione di smarrirsi, ma anzi accende l'attenzione e la curiosità del lettore.
Un piccolo appunto alla narrazione che vorrei fare, e spero l'autore non me ne voglia, è che avrei preferito venisse spiegata meglio la questione della guerra tra gli elfi, quali sono state le cause scatenanti. Sono sicura, però, che il mistero sarà svelato nei prossimi volumi. Del resto si tratta di una trilogia, così come ha specificato lo stesso autore, quindi, più che un appunto, è la curiosità di conoscere gli eventi a 360° a parlare. Nel complesso la narrazione risulta comunque molto scorrevole ed accattivante per il lettore.
Nel racconto si susseguono una serie di personaggi, ognuno con il proprio carattere e le proprie ambizioni. Trovo particolarmente bella la scena che descrive come la madre adottiva di Losnar decide di prendersene cura: è al tempo stesso amara per ciò che è appena capitato, ma dolce per la sua conclusione.
Mi piacerebbe soffermarmi anche su altre scene, ma rischierei di rovinare la sorpresa a chi si appresterà a leggere il romanzo per la prima volta. Trovo comunque molto bello il passaggio tra i "due mondi", uno scuro, opprimente, in cui il libero pensiero è vietato e tutti devono sottostare alle rigide regole della regina Ragno, e l'altro più delicato, colorato, in cui ancora si respira quella dolce sensazione di speranza per il futuro. Eppure in entrambi i luoghi c'è il rovescio della medaglia. Lo sanno bene i protagonisti, che proprio per questo motivo, decidono di mettersi in viaggio, un percorso spirituale oltre che fisico, che li porterà ad intrecciare i loro cammini.
Consiglio
la lettura di questo romanzo a tutti gli appassionati di questo genere
letterario, poichè sicuramente ne rimarranno piacevolmente affascinati.